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Andare dallo psicologo: FAQ

Che percorso di studi ha seguito uno psicologo?

Uno psicologo, per essere tale, deve aver conseguito la Laurea Triennale, seguita da una Laurea Magistrale, entrambe in Psicologia, corredate da relativi tirocini. Deve aver svolto poi un anno di tirocinio professionalizzante presso una struttura accreditata, al termine del quale deve aver sostenuto l’Esame di Stato per conseguire l’abilitazione alla professione di Psicologo ed iscriversi all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della sua regione: una volta fatto questo, può esercitare la professione. In aggiunta, può conseguire dei Master in argomenti specifici di suo interesse e può conseguire il diploma in Psicoterapia, dopo aver frequentato i 4 o 5 anni previsti dalla Scuola di Psicoterapia, per una media di 10 anni di formazione specialistica.

 

Come capisco quando rivolgermi ad uno psicologo?

Puoi capire che potrebbe esserti utile in diversi casi:

1 Quando stai affrontando un periodo critico della tua vita (ad esempio lutto, separazione/divorzio, licenziamento, trasferimento, malattia, accudimento di un familiare malato, difficoltà relazionali sul lavoro, difficoltà relazionali con altri membri della famiglia, crisi di coppia) e senti che le tue risorse personali non bastano per affrontare al meglio il momento.

2 Quando hai un sintomo (ad esempio stress, disturbi d’ansia, tristezza e depressione, fobie, paure, disturbi alimentari, disturbi fisici da somatizzazione) e desideri capirne le ragioni e superarlo.

3 Quando, più semplicemente, noti alcune tue tipiche caratteristiche e ti incuriosisce capire come le hai costruite, come le mantieni e come ti sembra che queste caratteristiche si intersechino con quelle delle persone per te importanti.

 

Come mi decido a chiedere un appuntamento?

Recenti statistiche dicono che nella popolazione il periodo medio di tempo tra la percezione di un disagio e la richiesta di un colloquio psicologico è di circa 10-12 anni.

1 Uno dei passi più difficili da compiere è prendere consapevolezza del fatto che c'è qualcosa nella tua vita che non ti fa stare bene.

2 Il secondo passo è cercare di capire quale aspetto della tua vita ti crea della sofferenza.

3 Il terzo è riuscire a dirti che senza dubbio fino a questo momento hai fatto del tuo meglio per occuparti del tuo benessere e di quello dei tuoi cari, ma forse è arrivato il momento di concederti un aiuto, contattando un professionista.

I tre passi più difficili per la decisione sono quindi, paradossalmente, quelli che affronti da solo.

Il momento di richiedere un appuntamento è questo: quando ti rendi conto che non c’è bisogno di fare tutta questa fatica da solo, perché portando il motivo della tua sofferenza ad un professionista si può affrontare insieme e si può superare.

 

Cosa avviene durante un colloquio psicologico?​

Ogni psicologo e ogni psicoterapeuta ha il suo stile e le sue tecniche, ma la caratteristica comune a tutti i colloqui sta nel fatto che lo psicologo può aiutarti a mettere a fuoco gli elementi del tuo disagio, in modo da farne insieme una descrizione e poter chiarire così cosa vuoi per te stesso e per la tua vita. Attraverso il lavoro con lo psicologo, ti dai la possibilità di prenderti uno spazio personale per definire cosa ti fa stare bene, ciò che vorresti cambiare, scoprire nuovi punti di vista e nuove strade che prima non erano pensabili e che invece possono rivelarsi delle possibilità utili per muoverti più liberamente nel mondo.

 

Ho attraversato un avvenimento traumatico, cosa posso fare per superarlo?

Se hai vissuto un trauma (ad esempio hai subìto o assistito a violenze, abusi, incidenti, lutti avvenuti per morte improvvisa o violenta, maltrattamenti fisici o psicologici, calamità naturali) e dopo questo avvenimento non riesci a recuperare il precedente equilibrio per l’insistente presenza del ricordo nei tuoi pensieri quotidiani, è possibile togliere a quest’ultimo la sua vividezza e le emozioni fortemente negative che porta con sé attraverso delle sedute di Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), una tecnica psicoterapeutica in grado di ristabilire la normale capacità cerebrale di elaborare i traumi e superarli, capacità che di fronte ad un trauma più forte degli altri può “congelarsi”.

Domande, paure e curiosità frequenti sulla figura dello psicologo psicoterapeuta
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